Ecco
l'intervista che Ivo De
Palma, il mitico
doppiatore di Pegasus
nella serie animata e
negli OAV dei Cavalieri,
ci ha concesso con
grande gentilezza e
disponibilità. Molte
delle domande che
abbiamo posto al signor
De Palma ci sono state
suggerite dai nostri
visitatori, attraverso
il Forum. |
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Se desiderate conoscere
più da vicino Ivo De Palma e
il suo lavoro di doppiatore,
visitate il suo bellissimo
sito www.ivodepalma.it
: contiene tantissime
informazioni sulla sua
carriera professionale, oltre
ad alcuni file audio da
scaricare per sentire la sua
bravura nel doppiare i
personaggi più vari!
Ed ora diamo spazio
all'intervista:
Cdzstaff: Cominciamo con una domanda di rito: si è divertito a doppiare
Pegasus? Le piaceva come personaggio?
De Palma: Penso di poter rispondere, ed entusiasticamente, sì ad entrambe le domande, specie considerando che, all'inizio, nessuno di noi poteva prevedere il successo che la serie avrebbe ottenuto. Credo che, al di là di
ogni specialistica valutazione sull'effettivo valore artistico di quella
animazione, siano stati almeno due i fattori che hanno
contribuito a rendere per me divertente e gratificante lavorare
all'edizione italiana di quella
serie. Innanzitutto il sodalizio artistico che ebbe ad instaurarsi tra me e
il compianto direttore di doppiaggio Enrico Carabelli, un professionista di
notevole esperienza e spessore artistico, che proprio in quegli anni, un po'
controcorrente, era impegnato a insegnare a tutti i giovani doppiatori di
Milano ad affrontare i cartoni giapponesi con lo stesso impegno con cui si
sarebbe affrontato un telefilm. La mia intesa con lui divenne in breve
stimolante per entrambi, fino a condizionare parecchi esiti del dialogo
italiano in direzione decisamente più creativa rispetto ad un dialogo
originale non sempre all'altezza dell'animazione. In secondo luogo,
l'estrema libertà con la quale ci trovammo a lavorare. L'allora
Fininvest, oggi Mediaset, non esercitava un controllo strettissimo su quella
produzione, poiché, anche dopo averla rilevata da Odeon, non prevedeva di
trasmetterla sulle sue reti più importanti (quando, recentemente, ha deciso
di farlo, l'ha ampiamente rimaneggiata), a parte il fatto che, quand'anche
avesse esercitato tale controllo, non si sarebbe mai sognata di inviarci in
sala arroganti ragazzotti a darci le intonazioni, cosa che un certo
committente dei giorni nostri fa regolarmente (e fastidiosamente...). Furono
anni d'oro, irripetibili, in cui l'edizione italiana non era in mano ad
altri che a noi artisti. Ecco spiegato il capolavoro Cavalieri, ecco
spiegato perché quel capolavoro non potrà più ripetersi.
Cdzstaff: E' risaputo che nella versione italiana il doppiaggio ha rivestito un
ruolo fondamentale: le citazioni letterarie e la grande
caratterizzazione dei personaggi attraverso le voci dei doppiatori sono tutte caratteristiche
uniche della versione italiana di
Saint-Seiya: quanto c'è di Lei in Pegasus?
De Palma: Ribadisco che quanto gli appassionati considerano caratteristico ed
unico di quell'edizione italiana è dovuto all'estrema libertà artistica di
cui all'epoca godevamo. In Pegasus, direbbero i maligni (e sono tanti, ve
l'assicuro), c'è innanzitutto la mia età, che già allora era più che doppia,
rispetto al personaggio. Ma insieme alla mia età, ecco ciò che i maligni e i
puristi non vogliono capire, c'era anche una maturità, personale ed
artistica, in grado di sostenere il registro alto del linguaggio utilizzato
e la gravità degli argomenti oggetto di quel perenne contendere. Tenendo
conto che il Pegasus originale, che era poi Seiya, era sicuramente più
sbruffone (ma anche più scontato e, sicuramente, più insignificante...) di
quello che io ho restituito al pubblico italiano, potrei dire che di me c'è
tutto, in Pegasus, in relazione al taglio e alle tecniche utilizzate per
interpretarlo. Tutt'altro discorso riguarda la caratura morale di
personaggi come Pegasus, alla quale, purtroppo, essendo io un essere umano
come tutti gli altri, non m'avvicino neanche lontanamente: ma è proprio
allora che si capisce quanto uno sa recitare (e non soltanto urlacchiare)...
Cdzstaff: E' stato difficile doppiare Saint-Seiya? Quali sono stati i principali
problemi da affrontare?
De Palma: Per un'analisi approfondita dei problemi che affronta un
doppiatore nel momento in cui si sovrappone ad un'altra persona o ad un personaggio animato
vi rimando al mio sito internet
(www.ivodepalma.it) e in particolare alle
pagine che trattano del corso di doppiaggio. Doppiare
Pegasus è stato indubbiamente faticoso, ma i risultati sono valsi tutte le fatiche.
Cdzstaff: Da dove ha preso spunto per il famoso "YAIIIIIIIIIII" che
contraddistingue il Fulmine di Pegasus?
De Palma: Il famoso YAIIIIIIIII, tanto per cominciare, non era YAIIIIIIIIII, o
perlomeno non lo era sempre. In realtà io dicevo KIAIIIIIIIII, che è un
tipico urlo utilizzato nelle arti marziali, anche se non sempre, scoprii
dopo, vocalizzato in quella esatta maniera, ma un po' diversamente.
Cdzstaff: Ha una scena doppiata che Le stà più a cuore delle altre?
De Palma: E' passato molto tempo. Ma citare i massimi poeti della nostra
letteratura è un lusso che difficilmente potrò permettermi ancora...
Cdzstaff: Adesso che stanno ritrasmettendo la serie, ha rivisto qualche episodio?
De Palma: Onestamente no.
Cdzstaff: Sinceramente, Le piace la serie dei Cavalieri dello Zodiaco? Guarda
anche altri cartoni animati?
De Palma: Per motivi di lavoro sono a contatto con svariati cartoni animati, ma
non tutti sono giapponesi. Dei Cavalieri mi piacciono, da spettatore, più
gli OAV che la serie vera e propria.
Cdzstaff: Oltre a Pegasus, c'è un altro Cavaliere Le piace? Ha un episodio
particolare che Le è rimasto impresso?
De Palma: Beh, non mi allontano molto. Mi piace Sirio, capace di quel
distacco, quasi filosofico, che una notevole e costante dose di pathos
preclude a Pegasus. Alla seconda domanda ho già risposto: è passato molto tempo.
Cdzstaff: Come era il clima in studio di registrazione fra voi
doppiatori?
De Palma: Ottimo, come (quasi...) sempre.
Cdzstaff: Vi divertivate a doppiare i Cavalieri?
Ha qualche aneddoto da raccontare sul lavoro di doppiaggio dei Cavalieri?
De Palma: Chi più chi meno. Non tutti i colleghi sono pervasi dal sacro
fuoco...
Ricordo che all'epoca del primo doppiaggio pirata di un OAV dei
Cavalieri, effettuato sempre a Milano ma in una diversa sala di doppiaggio e
con un direttore che nulla sapeva della serie e della distribuzione delle
voci, venni convocato per prestare la mia opera su un personaggio
secondario. Preferii voltare i tacchi e andarmene piuttosto che prestarmi ad
un'operazione banditesca e, oltretutto, farmi addirittura riconoscere su un
personaggino, quando da tempo davo la voce al protagonista. Grande fu la
soddisfazione, mesi dopo, quando lo stesso film, ritirato dal commercio
perché pirata, venne fatto ridoppiare allo studio PV con le voci giuste e
con la mia direzione!
Cdzstaff: Tutti gli appassionati dei Cavalieri sognano un giorno di rivedere i
loro beniamini impegnati in una nuova serie: se ciò dovesse avverarsi, Lei
parteciperà ancora al doppiaggio di Pegasus?
De Palma: Finché dipenderà da me, la risposta è sì. Ma
purtroppo non dipende solo da me...
Bene,
questa è l'intervista che Ivo
De Palma ci ha gentilmente
concesso: vi ricordiamo che se
volete conoscerlo più da
vicino, potete visitare il suo
sito:
www.ivodepalma.it
Molte delle domande
contenute nell'intervista ci
sono state proposte dai nostri
visitatori; si ringraziano in
particolare:
- Maestro dei Ghiacci
- Seiya
- Play di Gemini
- ioria79
- Andromeda
- Moses86
- ARLES78
- Julian Solo
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